Ci siamo, superato l’appuntamento di Ungass durante il quale l’Uruguay ha presentato il proprio modello di legalizzazione della cannabis e così di difesa dei diritti e della salute di migliaia di consumatori nel proprio territorio, i concessionari per la coltivazione e distribuzione della marjiuana hanno iniziato il loro primo raccolto. I risultati sono positivi e secondo fonti governative ogni pianta ha prodotto circa 300 gr di sostanza psicoattiva. Il raccolto che è iniziato all’inizio della settimana continuerà per tutta la prossima. Poi saranno necessari 15 giorni per seccare la marijuana ed una settimana per sfogliare le cime. Tre settimane servono per impacchettare il prodotto in confezioni da 5 o 10 grammi e consegnarlo alle farmacie che quindi inizieranno a venderlo nel prossimo mese di agosto.
Cannabis: il percorso di legalizzazione rispetta la tabella di marcia
Si conclude così, in quasi perfetto orario, un processo che è iniziato nel 2013 con l’approvazione della legge sulla legalizzazione della marijuana e l’istituzione dell’agenzia per la Regolazione ed il Controllo della Cannabis (IRCCA – http://www.ircca.gub.uy). L’agenzia che prevedeva, nelle stime dello scorso anno, proprio per giugno 2016 il primo raccolto di cannabis per uso ricreativo sotto controllo statale. Il processo di coltivazione è iniziato a marzo sotto il controllo governativo ed i concessionari produrranno per il momento 2 tonnellate di marijuana per uso ricreativo all’anno. La marijuana sarà in vendita in 100 farmacie sul territorio nazionale a disposizione dei cittadini uruguayani maggiorenni che ne richiedano la fornitura.
I primi dati sull’autocoltivazione di cannabis
Nel frattempo circa 4500 cittadini si sono auto-dichiarati coltivatori ad uso personale e possono coltivare fino a 6 piante femmine per una produzione annua consentita di 480 gr cannabis psicoattiva per domicilio. I cannabis club che raccolgono fino a 45 soci coltivatori attualmente iscritti nell’apposito registro sono 12 ed altrettanti sono in lista di attesa per l’approvazione governativa. Anche se la produzione e l’utilizzo della cannabis terapeutica sembra in ritardo l’Uruguay si dimostra il primo Stato a mettere in campo una completa e seria regolamentazione della marjuana anche ad uso ricreativo che tutela i consumatori ed i coltivatori per uso personale. Un passo gigantesco nel panorama mondiale al quale guardano con speranza milioni di cittadini in tutto il mondo e rispetto al quale tornare indietro non sarà più possibile.
[Fonte: ecos.la]