Il New Jersey ha approvato una legge che legalizza l’uso della marijuana alle persone affette da malattie croniche e terminali.
La legge consentirà ai pazienti affetti da malattie quali cancro, aids, distrofia muscolare e sclerosi multipla di poter accedere al’uso teraupeutico della marijuana, coltivata e distribuita in alcuni siti autorizzati dallo Stato.
Il governatore del New Jersey, Jon S. Corzine, ha firmato la legge nell’ultimo giorno di sessione legislativa. Corzine ha detto che entro nove mesi, i pazienti con una prescrizione per l’utilizzo della marijuana dovrebbero essere in grado di ottenerla in una delle sei sedi autorizzate.
«È bello vedere che finalmente la democrazia aiuta a guarire le persone» ha detto Charles Kwiatkowski, uno dei sostenitori della legge radunati fuori dal Parlamento del New Jersey prima del voto. Mr. Kwiatkowski viene da Hazlet e ha la sclerosi multipla. L’uomo racconta che i suoi medici gli hanno raccomandato la marijuana per il trattamento delle nevralgie che lo portano a perdere l’uso del suo braccio destro e delle spalle. «La mariujana aiuterà a rallentare la progressione della malattia. Perché dovrei usare qualcos’altro?»
Scott Ward, 26 anni, affetto anch’esso da sclerosi multipla, racconta che con la marijuana i crampi alle gambe che lo fanno stare “a pezzi” diminuiscono. «Senza marijuana, non posso fare le cose normali come fare una passeggiata a piedi o portare fuori il cane».
La legge arriva dopo anni di pressioni esercitate dai gruppi che lottano per i diritti dei pazienti e per misure meno retrittive sull’uso di questa droga. il disegno di legge era quasi deragliato poche ore prima della sua approvazione, ma alla fine è riuscito a passare sia all’ Assemblea Generale sia al Senato dello Stato.
A sponsorizzare la legge è stato il democratico di Princeton Gusciora Reed. Il deputato ha spiegato che la legge approvata resta comunque una delle più restrittive dato che autorizza i medici a prescrivere marijuana solo a pazienti affetti da poche malattie. La legge vieta anche la coltivazione e l’ uso pubblico della cannabis, che deve sottostare alle stesse regole a cui sono sottoposti gli oppiacei prescritti dal medico come l’Oxycontin e la morfina.
Alcuni educatori ed avvocati hanno lavorato tenacemente contro la legge. Per quest’ultimi, approvarla significava rendere più facile la disponibilità di questa droga facendo aumentare così gli abusi specialmente tra gli adolescenti. Gli avversari alla legge sottolineano inoltre come l’esperienza della California sia un esempio negativo, dato che la marijuana medica è così scarsamente regolamentata che il suo uso è stato sostanzialmente depenalizzato.
La legge è riuscita tuttavia ad essere approvata grazie proprio alle rigide restrizioni. Il disegno di legge ha infatti ricevuto l’appoggio anche dei repubblicani. «Questa legge aiuterà ad alleviare il dolore delle persone», ha dichiarato il senatore repubblicano William Baroni.