Negli Stati Uniti e’ in crescita il fenomeno delle abitazioni contaminate da metamfetamina: sempre piu’ spesso capita che nuovi proprietari di case a suo tempo pignorate sperimentino sulla propria pelle i danni derivanti dal contatto con la sostanza stupefacente, di cui i precedenti inquilini erano produttori.
Lo denuncia oggi il New York Times che riporta il caso della famiglia Holts, in Tennessee. Padre, madre e tre bambini, tutti tormentati da malanni misteriosi, hanno scoperto di aver vissuto per cinque anni in un ex laboratorio di metamfetamina. Lo avevano comprato per trasformarlo nella casa dei loro sogni, senza sapere pero’ che i quei locali si fabbricava la droga. L’esposizione alla sostanza – dicono gli esperti – provoca seri problemi alla salute, come difficolta’ respiratorie, malattie della pelle, emicranie e disturbi renali. Anche un contatto breve puo’ avere conseguenze molto gravi.
Secondo i dati federali, ci sono decine di migliaia di residenze contaminate in giro per gli Stati Uniti. Nell’ultimo anno la percentuale di laboratori clandestini scoperti dalla polizia e’ salita del 14%, anche grazie ad un nuovo e piu’ semplice metodo di produzione.
I costi delle operazioni di bonifica sono molto alti: tra 5.000 e 100.000 dollari a seconda delle dimensioni della casa e del grado di contaminazione. In una ventina di Stati americani sono state approvate leggi per la pulizia delle abitazioni contaminate, ma solo in Colorado sono stati previsti degli aiuti per quei proprietari innocenti che si trovano a dover fronteggiare spese per contaminazioni precedenti.