Giro di vite sul fumo toccasana per il cuore, con benefici stimabili, numeri alla mano.
Uno studio condotto in Usa, a Pueblo citta’ del Colorado, mostra infatti che bandendo le ‘bionde’ in locali pubblici e uffici gli infarti sono scesi di oltre il 40%, a tutto beneficio dei cittadini alle prese con il divieto.
Con una legge municipale varata nel 2003, a Pueblo e’ stato introdotto il divieto di fumo sui posti di lavoro, ma anche in bar, ristoranti e altri luoghi pubblici, come previsto in Italia con la legge Sirchia. Ebbene – mostra lo studio dei Centers for Disease Control and Prevention chiamati a monitorare gli effetti della misura – gli arrivi nell’ospedale cittadino legati ad attacchi di cuore sono passati dai 399 dei 18 mesi precedenti al bando, ai 237 che hanno caratterizzato l’anno e mezzo successivo al giro di vite, con una riduzione di ben il 41%. E l’effetto ha tenuto nei tre anni successivi alla misura, assicurano i ricercatori.
“Sappiamo che il fumo passivo ha degli effetti nocivi e immediati anche sul sistema cardiovascolare dei non fumatori – sottolinea Janet Collind, a capo del Cdc’s National Center for Chronic Disease Prevention and Health – ma questo studio aggiunge delle evidenze, mostrando con forza come delle politiche di contrasto al fumo possano ridurre drasticamente malattie e morti legate al cuore”.
Secondo le stime, il fumo passivo uccide ben 46 mila cittadini statunitensi ogni anno solo sul fronte dei problemi cardiaci. Ma non bisogna dimenticare che il tabacco siede sul banco degli imputati anche per diversi tipi di cancro, ictus, enfisema e altri problemi alle vie respiratorie.