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Cantera’ forse via satellite Amy Winehouse alla serata di premiazione dei Grammy, domenica sera a Los Angeles. E’ il modo in cui la sua casa discografica, l’Universal Music, e gli organizzatori degli Oscar della musica stanno cercando di correre ai ripari dopo che si e’ saputo che gli Usa hanno negato il visto alla cantante di maggior successo del momento, che ha seri problemi con la droga.
Pizzicata piu’ volte con le meni nel sacco (l’ultima volta a gennaio, quando e’ stato diffuso un video in cui fuma crack e tira cocaina), la talentuosa quanto turbolenta cantante si e’ vista negare dall’ambasciata statunitense a Londra il visto d’ingresso nel Paese. Ai funzionari statunitensi, che nei giorni scorsi erano andati a visitarla a casa, non e’ bastato che l’autrice di ‘Rehab’ (che canta “Hanno provato a farmi andare in riabilitazione ma io ho detto ‘no’, ‘no’, ‘no’…”) sia entrata due settimane fa in un centro di disintossicazione.

“Sorpresa”, ma “concentrata” nel tentativo di liberarsi dalla droga: cosi’ lo staff ha dipinto la reazione della ‘diva maledetta del soul’, che “va avanti on successo” nella disintossicazione.
Con l’album ‘Back to Black’, la Winehouse ha conquistato tanto la critica che il pubblico (5 milioni di copie venduti in tutto il mondo, 1,3 milioni solo negli Stati Uniti). E ai Grammy e’ in corsa con 6 nomination: miglior album dell’anno (‘Back to Black’), migliore registrazione dell’anno (‘Rehab’), canzone dell’anno (‘Rehab’), cantante rivelazione dell’anno -considerate le quattro categorie piu’ importanti- e inoltre ‘miglior performance femminile pop’ e ‘miglior album pop’.
Per l’edizione di quest’anno, meglio di lei ha fatto solo Kanye West, con 8 nomination per l’album ‘Graduation’.