“Dalla lista delle sostanze proibite per gli sportivi dovrebbe essere rimossa la marijuana. Il test richiede tempo, che potrebbe essere utilizzato per cercare la presenza delle droghe realmente influenti nelle competizioni”, ha dichiarato Joseph de Pencier del Canadian Centre for Ethics in Sports, l’associazione che amministra i tests antidroghe in Canada.
Dirigenti sportivi inglesi e olandesi hanno recentemente chiesto degli interventi sulla lista delle sostanze proibite, dichiarando che gli atleti positivi alla marijuana, e consumatori non abituali, non dovrebbero incorrere in pene severe se trovati positivi ai test.
“Dovrebbero essere puniti gli atleti consumatori abituali o coloro che fumino al fine di migliorare le prestazioni sportive. Riconosco che altri paesi la pensino diversamente, e probabilmente non riusciremo a fargli cambiare idea”, ha concluso de Pencier.
Joanne Mortimer, direttrice dell’Athletics Canada, condivide l’idea che la marijuana non sia una priorita’ tra le droghe bandite nello sport.