Assente il Governo, per l’Italia è intervenuta l’ambasciatrice Accilli. Ecco la sintesi del suo intervento dal CNDblog curato da IDPC.
Ci allineiamo alle indicazioni fornite dall’Unione Europea. Mentre valutiamo l’attuazione dei nostri impegni, ci troviamo di fronte a un problema che è cresciuto in complessità e rappresenta una minaccia maggiore per la sicurezza delle persone. La responsabilità di questo segmento ministeriale è enorme. Arriva in un momento critico e, come affermato nella dichiarazione, è il momento di accelerare il nostro impegno in una responsabilità comune e condivisa. Il documento finale UNGASS offre una guida completa e offre una pietra miliare nella politica internazionale sulle droghe. L’Italia ha affrontato il problema delle droghe in modo multidisciplinare: ha investito nella prevenzione basata sulla diagnosi precoce e sull’intervento, con il riconoscimento del trattamento per la tossicodipendenza come un diritto per ogni individuo e la promozione di risposte proporzionate ai reati connessi alla droga. In questo contesto, riaffermiamo la nostra forte opposizione alla pena di morte e l’impegno incrollabile per contrastare il traffico illecito di droga. L’Italia ha una forte convinzione per la quale la comunità scientifica, le ONG e la società civile svolgono un ruolo chiave. I governi non possono affrontare da soli il problema; ognuno è un partner chiave nell’affrontare il problema.