Nuovo giro di vite in Olanda per le droghe leggere: non e’ piu’ consentita la vendita combinata di cannabis ed alcol. I cosiddetti hash-cafe’ sono diventati illegali.
La decisione, spiega l’agenzia di stampa olandese Anp, era stata gia’ presa dal governo e dal parlamento nel 2003 quando fu deciso di proibire la vendita nello stesso esercizio di alcol e droghe leggere a partire dal primo aprile 2007.
Nei mesi scorsi era stato attuato un regime transitorio per Amsterdam, l’unica citta’ dove erano ancora aperti hash-cafe’ insieme ai tanti coffe shop che invece vendono cannabis ma non alcolici.
Un mese fa il sindaco di Amsterdam, il laburista Job Cohen, spalleggiato dalla maggioranza del consiglio comunale, aveva chiesto al nuovo governo di continuare a permettere la vendita combinata. Il ministro della giustizia Ernst Hirsch Ballin, dello stesso partito del premier, i cristiano-democratici (Cda), ha pero’ respinto la richiesta.
Dei 44 hash-cafe’ della capitale, 4 continueranno ad esistere come semplici cafe’, mentre gli altri 40 hanno deciso di riconvertirsi in coffe shop, dove si continuera’ a vendere cannabis ma non piu’ alcol.
A frenare il nuovo governo, formato da cristiano-democratici, laburisti e Unione cristiana (Cu), e’ soprattutto questa piccola formazione, un partito protestante ortodosso che, pur non riuscendo a imporre riforme sostanziali delle leggi gia’ in vigore, ha ottenuto impegni vincolanti per limitare alcuni diritti: tra questi, l’obiezione di coscienza per celebrare matrimoni gay, la lotta alla prostituzione illegale, alternative per evitare eutanasia e aborto e una limitazione anche per i coffe shop vietandoli, ad esempio, vicino alle scuole.