Lockdown e uso di sostanze. Una ricerca esplorativa
a cura di Elisa Fornero e Ilaria Fineschi Piccinin
Durante il primo lockdown, tra marzo e maggio, è stata effettuata una ricerca in tre paesi europei – Italia, Spagna, Portogallo – per indagare cosa stava cambiando nella vita e nei modelli di uso dei consumatori ricreazionali e frequentatori di party setting, e quali fossero i loro adattamenti a una situazione così complessa. La leadership della ricerca è di Kosmicare, realtà attiva nella RdD e LdR in Portogallo, i partner Energy Control, in Spagna, e Neutravel, che per la ricerca italiana ha collaborato con Forum Droghe, CNCA e ITARDD.
La ricerca italiana ha raccolto 311 risposte, equamente divise tra uomini e donne di età media 32 anni, dunque un campione giovane, in linea con l'età di chi frequenta i contesti del divertimento e della notte. Dalla ricerca esce l'immagine di un consumatore che muta i propri comportamenti di uso innanzitutto adattandoli al diverso setting: diminuisce radicalmente e spesso si interrompe l'uso di sostanze stimolanti e di tutte le droghe abitualmente usate in contesti sociali, perché ne viene meno, insieme al contesto, anche il significato e il piacere. Tiene e a volte aumenta l'uso di cannabis, soprattutto per chi vive da solo, mentre diminuisce per chi vive il lockdown in famiglia. L'uso di alcool aumenta, ma con andamenti non particolarmente importanti, e in modo differenziato: diminuisce, anzi, per chi prima del confinamento lo usava sporadicamente e come droga sociale, aumenta per chi ne faceva prima un uso quotidiano, in declino, comunque, per tutti il binge drinking. L'accesso alle sostanze non è cambiato per il 30% di chi risponde a questa domanda, che significa che per loro il mercato non ha mai smesso di funzionare nelle tradizionali modalità, mentre per altri si è trattato di cambiare fornitore. Un consumatore su quattro ha fatto scorta di sostanze in vista del lockdown, e chi ha fatto ricorso all'acquisto on line (una minoranza) lo ha fatto soprattutto sul web in chiaro. Tra le motivazioni all'uso crescono le ragioni legate a fronteggiare la chiusura (gestire ansia, solitudine, insonnia), soprattutto tra le donne, e diminuiscono quelle legate al piacere e alla socialità.
- Il Rapporto di ricerca - Lockdown e uso di sostanze. Una ricerca esplorativa, a cura di Elisa Fornero e Ilaria Fineschi Piccinin - può essere scaricato qui (pdf).
- La presentazione dei risultati alla Summer School 2020, di Elisa Fornero può essere vista qui (video).
- La micropresentazione in pillole può essere vista qui (video).