Il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ritiene che ‘le affermazioni fatte nel blog da Beppe Grillo, relative ad alcuni aspetti sulla Cannabis e sulla carcerazione di persone che utilizzano tale sostanza, siano esternazioni fortemente inesatte, fuorvianti e prive di fondamento’.
Dunque, si legge in una nota del Dpa, ‘questa sorta di ‘inno alla cannabis’ sfiora senz’altro gli estremi previsti degli art. 82, 83 e 84 della legge sulle droghe (T.U. 309/90) di istigazione e proselitismo e induzione all’uso di droghe. Per questo motivo il Dipartimento ha predisposto una segnalazione alla Procura affinche’ valuti se i contenuti del Blog possano connotare gli estremi di reato riscontrati negli articoli specifici’.
Infatti, prosegue la nota, ‘le cose riportate nel blog e riprese da varie agenzie di stampa sono totalmente destituite di fondamento sia nei fatti ma soprattutto nella realta’ scientifica che sta alla base della pericolosita’ della Cannabis che e’ in grado di produrre gravi effetti dannosi soprattutto nel cervello degli adolescenti quali gravi patologie psichiche come la schizofrenia, alterazioni importanti della memoria, della capacita’ di apprendimento, della motivazione ad affrontare e risolvere i problemi, della capacita’ di autocontrollo e di giudizio, non che compromettere le funzioni necessarie per la guida sicura degli autoveicoli e delle moto’.
Oltre a questo, spiega ancora il Dipartimento, ‘va considerato il forte pericolo di evoluzione verso l’uso di droghe quali l’eroina e la cocaina. Non e’ un caso che la cannabis si stata la droga di inizio di oltre il 95% degli eroinomani attuali. Sminuire la pericolosita’ della Cannabis e dei suoi derivati non puo’ far altro, soprattutto agli occhi dei giovanissimi e dei minorenni, che ridurre la percezione del pericolo e incrementarne l’uso’.
Oltre a questo, conclude la nota, ‘come dovrebbe essere ormai ben noto a tutti, la legge distingue molto bene tra spacciatori (per i quali e’ giustamente previsto l’arresto) e consumatori (per i quali e’ prevista la sola sanzione amministrativa come deterrente all’uso). Nessun consumatore e’ mai stato arrestato in questi anni in quanto consumatore, salvo non vi fosse anche il reato di spaccio o traffico’.