LA DROGA fa male, è pericolosa e inutile. Un messaggio forte e diretto se a lanciarlo è Morgan, artista che per troppa sincerità si è messo nei guai da solo, dichiarando in un’intervista di aver fatto uso di cocaina 1 per combattere la depressione. Ma il peggio sembra passato, come conferma la pace fatta con la città di Verona dove Marco Castoldi, in arte Morgan, si esibirà il 15 settembre nel concerto che in un primo tempo la giunta scaligera aveva fatto saltare, vietando all’artista di esibirsi perché personaggio “non gradito in quanto cattivo esempio per i giovani veronesi”, proprio per quell’intervista rilasciata a un mensile lo scorso febbraio.
“La musica e la creatività devono restare libere da qualsiasi condizionamento e restrizione, compreso quello che ne deriva dall’uso di sostanze stupefacenti di qualsiasi tipo”, ha scritto Morgan in una lettera consegnata oggi al sindaco di Verona, Flavio Tosi, durante un incontro in municipio che ha sancito la riconciliazione e l’autorizzazione al concerto al teatro Romano. “Era importante – ha detto il sindaco Tosi – dare un messaggio di chiarezza. Qualcuno magari dirà che abbiamo cambiato idea o che Morgan ha fatto retromarcia, dico invece che questo è un passo avanti soprattutto verso le nuove generazioni, per dar loro un messaggio positivo”.
La bufera che si scatenò dopo la sua intervista, rilasciata alla vigilia di Sanremo, costò cara a Morgan: non solo venne escluso dal festival 2 ma, ancor più grave, qualche mese dopo fu trascinato in tribunale da Asia Argento 3 intenzionata a far decadere i diritti del cantante sulla figlia di otto anni. Per le sue affermazioni sull’uso delle droghe, anche se smentite, il cantante dei Bluvertigo è stato sostituito anche nel ruolo di talent scout nella nuova edizione di X Factor, fino all’annuncio del sindaco di Verona che non avrebbe autorizzato la sua esibizione in programma il 15 settembre. Con l’incontro di oggi tutto sembra essere rientrato, almeno per la parte che riguarda Verona, perché il via libera al concerto ora c’è e l’artista darà finalmente il via – come l’aveva definita lui stesso poco tempo fa – alla sua “terza vita musicale”.
Morgan ha spiegato di avere compreso la reazione del sindaco Tosi, che ha interpretato come un atteggiamento di prudenza e non discriminante, e ha poi ripetuto che l’intervista “è stata una trappola che ha deformato il mio pensiero”. “Sono stato travisato, perché ho detto e confermo che la cocaina e il crack possono dare solo un temporaneo beneficio, ma la mia posizione verso le droghe resta molto critica. Su questi argomenti – ha concluso – ho un atteggiamento di serietà e molto doloroso”.
“Ho un giudizio molto negativo sulle droghe. La cocaina e il crack, al di là dell’apparente e illusorio quanto temporaneo beneficio che sembra siano in grado dare, non possono assolutamente essere rimedi utilizzabili per questa condizione”, ha scritto ancora il cantante nella lettera consegnata a Tosi. “L’impegno futuro di noi tutti è quello di costruire per i nostri figli un futuro veramente libero da tutte le droghe perché le attività artistiche sono più belle se realizzate e vissute senza l’effetto degli stupefacenti”.
Quello di Morgan non sembra un cambiamento di facciata, almeno a sentire il responsabile del dipartimento antidroga della presidenza del Consiglio, Giovanni Serpelloni, anche lui presente all’incontro con il sindaco Tosi. “L’artista si è ravveduto – ha detto Serpelloni – ha iniziato un nuovo percorso di vita. Credo che abbia avuto una grande lezione ma contestualmente una grande opportunità da cui mi sembra che abbia imparato l’importanza di essere un esempio positivo per il pubblico giovanile e di non utilizzare più ammiccamenti verso l’uso di droghe come trasgressivo e di moda. Ora è necessario che le sue dichiarazioni vengano mantenute e che le sue azioni future si dimostrino coerenti, pena la perdita totale della sua credibilità”.
La prova del rinnovato impegno nella lotta alla droga è anche l’impegno concordato di devolvere una parte dell’incasso alle azioni di prevenzione e cura delle tossicodipendenze sul territorio veronese. A questo punto “spero – ha concluso Serpelloni – che per Morgan possa iniziare un nuovo percorso di vita e che sviluppi la piena consapevolezza, come traspare dalle sue dichiarazioni, che sia l’arte che la vita quotidiana possono essere migliori senza alcun uso di droghe o abuso alcolico. La sensibilità, l’intelligenza e a volte l’ingenuità dimostrata durante il nostro incontro mi fanno sperare che nel futuro Morgan non tradisca né se stesso né il suo pubblico”.