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Un gadget per dire no alla droga. Un braccialetto ‘parlante’, un po’ come le t-shirt tanto in voga, “destinato ai giovani orgogliosi di mostrare ai compagni di scuola il loro no agli stupefacenti”. A descrivere l’iniziativa, “ideata da un gruppo di giovani e imprenditori di Verona”, e’ Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla droga, ieri a Roma a margine della presentazione della Relazione annuale 2008 dell’Osservatorio europeo delle droghe e tossicodipendenze. “Si tratta di un braccialetto con su scritto ‘Io non mi drogo’, che sara’ distribuito nelle scuole e nei locali. Se l’iniziativa avra’ un esito positivo la sponsorizzeremo, e potrebbe essere estesa” in altre parti d’Italia.

‘In un momento in cui i tagli del Governo portano alla chiusura ripetuta di unita’ di strada, centri a bassa soglia e altri servizi sociali sui territori, e’ inaccettabile una propaganda populistica e uno spreco di denaro pubblico per degli inutili gadget che non incidono minimamente sul fenomeno’. E’ quanto affermano Antonio Ferraro (responsabile nazionale delle Politiche sociali del Prc) e Stefano Carboni (responsabile nazionale Droghe del Prc), riferendosi alla distribuzione di un braccialetto da distribuire nelle scuole e nei locali ai giovani che dicono no alla droga. ‘Per noi – e’ detto in una nota – rimane fondamentale il superamento della legge Fini-Giovanardi, tra le piu’ repressive d’Europa, e la convocazione immediata della conferenza nazionale sulle tossicodipendenze, in cui Sert, movimenti dei consumatori e associazioni possano confrontarsi liberamente evitando barriere ideologiche e condividendo una strategia di intervento efficace. E’ urgente trasformare l’intervento sulle droghe da una azione repressiva a una vera e propria azione di prevenzione primaria da realizzare capillarmente in tutti i contesti socio-educativi e di aggregazione’.

‘I responsabili di Rifondazione comunista come al solito prendono lucciole per lanterne attribuendo al dipartimento antidroga della presidenza del consiglio la volonta’ di finanziare con fondi pubblici braccialetti con la scritta ‘io non mi drogo”. Cosi’ il sottosegretario replica a Ferraro e Carboni del Prc. ‘Come ho spiegato oggi ai giornalisti questa e’ una iniziativa promossa e autofinanziata da un gruppo di giovani di Verona che hanno semplicemente chiesto al dipartimento di riconoscere e valorizzare l’iniziativa anche in altre parti d’Italia nel caso desse risultati positivi’.