I fatti: una assistente scolastica dipendente di una cooperativa che svolge servizi per il Comune di Firenze per l’assistenza ai bambini disabili, dopo avere accompagnato in classe gli allievi si chiude in bagno e si inietta eroina e viene trovata e soccorsa per una malore.
Un dramma che si risolve con il licenziamento di una precaria di 40 anni e la proposta choc dell’assessore all’istruzione di Palazzo Vecchio di sottoporre a test antidroga tutti gli insegnanti e gli educatori. Ancora una volta la demagogia è più veloce del pensiero e più incisiva della crisi economica degli Enti Locali, visto che l’esperienza di questi anni con altre categorie di lavoratori ha dimostrato l’inutilità dei test, a fronte di spese astronomiche.
Ringraziamo il prefetto di Firenze che ha sollevato un problema di costituzionalità di una misura di pura propaganda.
L’iconoclasta