Testimoni «minacciati e intimiditi». E’ quanto hanno ventilato ieri in aula gli avvocati di parte civile Anselmo e Venturi durante la deposizione di Andrea Boldrini. Il ragazzo, rispondendo alle domande dei legali, ha riferito un diverbio nato al termine dell’udienza del 19 ottobre, e che vedrebbe coinvolti due testimoni amici di Federico e il compagno dell’imputata Monica Segatto. Lo stesso che il giorno dopo sarebbe stato visto in auto nei pressi della casa di un altro teste. Circostanze già ampiamente divulgate sul “blog” della famiglia ma, a quanto risulta, non oggetto di denuncia.
L’avvocato Michela Vecchi (che difende Pollastri e Pontani) è intervenuta per due precisazioni. La prima: che il compagno di Monica Segatto, l’ispettore di polizia giudiziaria Pietro Angeletti, «contrariamente a quanto riportato in diverse occasioni non ha mai svolto alcuna indagine sulla vicenda Aldrovandi». Secondo: che si tratta in ogni caso di circostanze niente affatto attinenti al procedimento in corso. Il giudice Francesco Maria Caruso, da parte sua, ha definito quanto raccontato dal teste «irrilevante per il processo» e ha invitato a procedere oltre. Anche perché, ha aggiunto, «mi sembra che il teste abbia deposto in piena tranquillità e non sia mai apparso nè impaurito nè intimidito».